Dipende… da che dipende? Da che punto guardi il modo tutto dipende.

Così cantava Jarabe de Palo qualche tempo fa. In questi tempi bui, con scenari di guerra che si fanno sempre più pesanti, proviamo a guardare il mondo dal punto di vista del bene che cresce, della giustizia che tenta di affermarsi, della verità e della bellezza che vengono alla luce.

E così martedì 16 aprile i ragazzi delle terze della Secondaria dell’IC Santarosa girano nei locali della scuola per partecipare all’iniziativa “La biblioteca vivente”. Questa volta però i libri non sono di carta. Sono persone che raccontano storie di solidarietà concreta.

Le storie arrivano a scuola, ma partono da lontano e spesso da un sogno condiviso. Sono esperienze di solidarietà che abbracciano il mondo: Kenya, Marocco, Burundi, Brasile. I progetti assumono le forme più diverse anche vicino a casa: corridoi umanitari a Savigliano, accompagnamento dei migranti transfrontalieri a Oulx, esperienze di affidamento, vicinanza ai carcerati.

I ragazzi sono attenti, prendono appunti. Poi verrà il momento della condivisione, dello scambio, della riflessione personale. Intanto al pomeriggio il lavoro continua e, alla presenza della Dirigente e dei genitori, si inaugura la mostra dal titolo “Paesaggi di solidarietà”: vere e proprie opere d’arte che gli allievi hanno realizzato insieme ai ragazzi del centro diurno Eta-Beta (Consorzio Monviso Solidale). 

Sono paesaggi vissuti, luoghi di incontro, di uno e di tutti perché nella diversità che ci contraddistingue scopriamo punti comuni che ci fanno sentire diversi, ma anche simili all’altro.

Un momento toccante e intenso, che sulle note di Solo le pido a dios eseguito dagli alunni, ha raccontato speranza. Ha suggerito uno sguardo sul mondo che spinga ancora a pensarci interdipendenti e solidali.